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Il tartufo. Storia e
leggende
Mostra multimediale dedicata al re dei sapori
Questa mostra mette in luce le più diverse valenze del tartufo tramite una selezione di splendide immagini. Una ricerca davvero affascinante anche per i contenuti “intriganti” che vanno ben al di là della gastronomia.
In primo luogo viene evidenziato il legame di questo fungo tuberoso con il fulmine di Zeus, signore degli dei e amatore superlativo. Non per nulla gli vengono attribuite proprietà afrodisiache.
Poi viene analizzato il “temperamento” del tartufo, ovvero il suo aroma, usato per impreziosire i più diversi cibi: un gusto sopraffino che è stato accostato alla misteriosa Quinta Essentia degli
alchimisti.
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Allestimento a Puegnago del Garda,
novembre 2002 |
Il tartufo, sublime sintesi del piacere dei sensi, si adatta bene a rappresentare un piacere superiore, percepibile solo da chi sa coglierne le più sottili sfumature.
Infatti nella cucina, che dell’alchimia è una metafora, il tartufo è considerato il condimento più nobile, capace di esaltare ogni sapore e quindi ogni umore, infondendo la sua nobiltà in chi è capace di trattenerla dentro se stesso.
Nel percorso viene anche spiegata l’origine del termine “tartufo”, scoperta dal curatore dell’esposizione, Giordano Berti, in un
trattato medievale.
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Argomenti trattati
In sintesi, questa mostra è dedicata alle idee e alle suggestioni più significative che il prezioso fungo ipogeo ha ispirato nel corso dei secoli.
Le opere esposte sono divise in cinque sezioni: 1. Tuber, fulmini ed eros; 2. Avvelenamenti impossibili ?; 3. Il temperamento del tartufo; 4. Ars coquinaria e alchimia; 5. Il tartufo in
tavola.
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Allestimento ad Alba,
ottobre 2002 |
Precedenti realizzazioni
Palazzo delle Esposizioni di Alba (Cuneo) in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, Ottobre 2002. Palazzo Comunale di Puegnago del Garda (Brescia), Novembre 2002.
Materiali esposti
5 gigantografie su tela (cm 70x100 e cm 50x70).
7 pannelli artistici in legno e foglie di quercia, quali cornici delle gigantografie.
8 colour-duratrans montati su laser-books (libri in maiolica autoilluminanti).
Strutture scenografiche e di complemento.
CD musicale oppure CD-DVD intitolato “Valzer dei cani da tartufo”.
Spazio necessario
Da 40 a 60 metri quadrati, con circa 18-25 metri lineari di pareti attrezzate, oppure pannelli per appendere i dipinti e gli elementi scenografici.
Ambiente semibuio, con le opere illuminate da faretti
orientabili.
Promozione
Pagina sul sito internet dell’Istituto Graf. Invio della notizia all’ANSA, a testate regionali, web magazines e a circa 7000 indirizzi e-mail.
Spettacolo in Multivisione
La mostra può essere accompagnata da un’affascinante proiezione: “Il tartufo. Dalla civiltà dei Sumeri a…”.
E’ un viaggio nella mitologia e nella storia tartufesca che si conclude con immagini della località ospite dell’evento, proposte dal
committente.
Per ulteriori informazioni
Associazione Culturale Istituto Graf - Via della Barca 55 – 40133 Bologna
Presidente: Giordano Berti – Segretario: Maria Antonietta Stoico
Tel. 051.562863; 349.2602198
E-mail: graf@istitutograf.org
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