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Abbiategrasso, ex Chiesa dell'Annunciata
Madri e Terre
Mistero e sacralità
18 ottobre – 9 novembre 2008
Nei miti arcaici, così come nella vita reale, la Madre ha un legame diretto con la terra e il suoi cicli. La Terra stessa, intesa come mondo, è la madre delle creature: è l’unico luogo possibile in cui si genera la vita. Da qui il valore sacro che l’umanità delle origini attribuiva alla Terra e alle madri.
“Madri e Terre” è il titolo scelto per una mostra che vuole gettare uno sguardo in ogni direzione, nello spazio e nel tempo, per dare l’idea più ampia ed esauriente dell’iconografia delle dee madri e delle divinità femminili presso tutti i popoli del mondo.
Le più antiche testimonianze riguardanti il culto della maternità risalgono all’età neolitica, quando in una vastissima area compresa tra l’India e l’Europa centrale furono realizzate figure femminili in legno, terracotta o pietra, identificate oggi come “dee madri”.
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Madre con bambino in fasce
Scultura in tufo, Italia, VI sec. A.C.
Capua, Museo Provinciale Campano |
I modelli primitivi si sono poi evoluti, dando vita a un’iconografia delle dee che è andata differenziandosi, da un’area culturale all’altra, anche in corrispondenza delle migrazioni umane sui vari continenti e delle contaminazioni culturali tra i popoli.
La suggestione esercitata dal potere procreativo femminile, anche fra quei popoli che hanno più fortemente limitato le potenzialità espressive delle donne, ha ispirato, nel corso dei millenni, la produzione di oggetti di culto che si caratterizzano spesso per la semplicità, ma talvolta per la straordinaria qualità artistica.
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Maternità gemellare
Legno, Congo, etnia Luba, sec. XX
Parma, Museo d’Arte Cinese ed Etnografico |
Il luogo dell’esposizione, l’ex chiesa dell’Annunziata, è perfettamente in tema con il contenuto dell’esposizione, a ragione della presenza di un ciclo di affreschi rinascimentali dedicato alla maternità di Maria.
Materiali esposti
La maggior parte delle opere, circa 100 pezzi, proviene da collezioni private. Per completare l’esposizione è stata richiesta la collaborazione di importanti istituzioni italiane:
Museo Egizio di Torino
Museo Civico Archeologico di Bologna
Musei Civici di Reggio Emilia
Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma
Museo Provinciale Campano di Capua.
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Iside
Bronzo fuso e inciso, Egitto, VI-V sec. A.C.
Torino, Museo Egizio |
Reperti più prestigiosi
Sarcofago con Iside e Neftis, proveniente dalla Valle delle Regine a Tebe, risalente al 750 a.C.
Iside che allatta il figlio Horo, statuetta in bronzo risalente al VII secolo a.C.
Madre con cinque figli e Madre con bambino, sculture in tufo risalenti al VI secolo a.C., provenienti dal Tempio della Mater Matuta di Capua.
Serie di sculture in legno di provenienza africana, che ritraggono scene di maternità.
Donna nell’atto di partorire, statua in legno della Nuova Guinea.
Terrecotte di epoca preincaica, dal X secolo al III a.C., provenienti dall’Equador e dal Perù.
Seducenti divinità femminili indù: scultura in arenaria risalente all’XI secolo.
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Statua della dea Guanyin
Legno laccato, Cina inizi sec. XIX
Parma, Museo d’Arte Cinese ed Etnografico |
Catalogo
Per la mostra “Madri e Terre” è stato approntato un piccolo catalogo ad uso didattico per le scolaresche.
I saggi sono stati redatti da Alessandro Grossato, Elvira Damicone, Alberto Marini e Giordano Berti.
Organizzazione
La mostra è promossa dal Comune di Abbiategrasso e dalla Fondazione per la promozione dell’Abbiatense.
La cura dell’esposizione è dell’Associazione “Obiettivo sul Mondo” di Abbiategrasso in collaborazione con l’Istituto Graf di Bologna.
La direzione scientifica è di Alessandro Grossato, storico delle religioni, docente all’Università di Padova, in collaborazione con Giordano Berti, direttore dell’Istituto Graf di Bologna.
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Neftis
Pittura interna a un grande sarcofago, Egitto, Tebe, 750 a.C.
Torino, Museo Egizio |
Orari di apertura
Inaugurazione: 18 ottobre ore 16.30
Sabato e Domenica: ore 10 – 12.30 e 14.30-19
Dal martedì al Venerdì: ore 15-19; al mattino, solo su prenotazione di scuole e gruppi.
Per informazioni: 02.94692458
Eventi collaterali
Incontri di approfondimento
Sale del chiostro dell’Annunciata
Venerdì 24 ottobre - 31 ottobre - 7 novembre: ore 21
Ciclo di film “Il cerchio della vita”, a cura dell’Associazione culturale Momus.
Il ciclo si propone di raccontare la Madre Terra e la maternità attraverso i luoghi e gli stili di vari popoli. Sono stati scelti film molto diversi tra loro: il documentario e il film d’azione, il cinema intimista e quello di tendenza quasi mistica.
I film vengono proiettati alle 21 in una sala dell’Annunciata (con schermo digitale e un ottimo impianto video-audio). Presentazione del critico cinematografico Fabrizio Tassi.
- Lunedì 13 ottobre: “The New World” di Terrence Malick (Usa, 2006, 129 minuti)
- Lunedì 20 ottobre: “La storia del cammello che piange” di Byambasuren Davaa e Luigi Falorni (Mongolia, Germania, 2003, 87 minuti)
- Lunedì 27 ottobre: “I figli degli uomini” di Alfonso Cuaron (Inghilterra, Usa 2006, 114 minuti)
- Lunedì 3 novembre: “Fuori dal mondo” di Giuseppe Piccioni (Italia, 1999, 101 minuti)
- Lunedì 10 novembre: Frammenti da “La terra” di Aleksandr Dovzenko (Urss, 1930) e “Voci del tempo” di Franco Piavoli (Italia, 1996). Visione integrale di “Woodabe, i pastori del deserto” di Werner Herzog (Germania, 1989, 43 minuti)
Sede della mostra
Il complesso dell’Annunziata di Abbiategrasso fu edificato per volontà di Galeazzo Maria Sforza. La parte conventuale fu ultimata nel 1472. La chiesa fu consacrata nel 1477 col titolo di “Santa Maria Annunziata”. Il complesso rimase all’Ordine dei Frati Minori Osservanti fino al 1810, quando fu riadattato per ospitare l’Ospedale degli Incurabili.
Nonostante gli interventi architettonici, l’Annunziata conserva ancora importanti opere d’arte. Nei locali dell’antico refettorio si possono ammirare pregevoli affreschi, recentemente restaurati, come la “Resurrezione” e l’“Ultima Cena” risalenti l’uno alla fine del ‘400 e l’altro a circa due secoli dopo.
La chiesa, a navata unica, conserva nell’abside un ciclo di affreschi con le “Storie della Vergine”, datato 1519, opera del leonardesco Nicola Mangone detto il Moietta.
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Ultima Cena
Affresco del Moietta, 1919
Abbiategrasso, ex chiesa dell’Annunziata |
Ufficio stampa
Alberto Marini, 392.9127866
Informazioni
Fondazione per la promozione dell’Abbiatense
Tel. 02.4882839
Coordinamento
Obiettivo sul Mondo
Tel. 02.9466688.
E-mail: obiettivosulmondo@tiscalinet.it
Presidente: Claudio Tirelli. Vicepresidente: Roberta Ceolin.
Istituto Graf
Tel. 051.562863.
Cell. 349.2602198.
E-mail: graf@istitutograf.org
Sito web: www.istitutograf.org
Presidente: Maria Antonietta Stoico. Coordinatore: Giordano Berti
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