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Imola,
Palazzo Tozzoni
Bacco e
Baccanali
Le feste del vino nell’arte incisoria dei secoli XV-XIX
5 - 20 novembre 2005
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Bacco
fanciullo
bulino da un dipinto di Guido Reni
di Giovanni Antonio Lorenzini (1665-1740) |
Viva Bacco e viva Amore.
L'uno e l'altro ci consola.
L'uno passa per la gola
L'altro va dagli occhi al cuore.
Bevo il vin; cogli occhi poi...
Faccio quel che fate voi.
[Carlo Goldoni (Venezia 1707 - 1793)
da "La Locandiera", atto II, scena VIII]
A partire dal XIV secolo tornarono in auge, dapprima nell’Europa mediterranea e poi nei Paesi nordici, i miti greci e romani raccolti nelle
Metamorfosi di Ovidio. Tra i racconti più apprezzati spiccano le storie di Dioniso, il dio del vino (per i romani Bacco, o anche Libero), alle quali faceva da complemento un’opera meno famosa ma altrettanto importante, le Dionisiache di Nonno, poema più ampio dell’opera ovidiana, per quanto riguarda il mito di Dioniso. Da notare che Nonno attribuiva al dio del vino il ruolo di salvatore dell’umanità per certi versi analogo a quello del Cristo, anche grazie all’associazione tra i riti bacchico-dionisiaci e il Mistero cristiano dell’Eucaristia.
Questo insieme di suggestioni diede origine, nel Rinascimento, a una vastissima produzione incisoria e pittorica che, nel corso dei secoli, si estese alle più comuni rappresentazioni di feste signorili e popolari.
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Sileno
ebbro
acquaforte e bulino
di Jusepe De Ribera (1591-1652) |
In occasione di “Baccanale 2005”, rassegna enogastronomica e culturale della città di Imola, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo propone, oltre a una nutrita serie di incontri, degustazioni e spettacoli, una mostra inedita che resterà aperta al pubblico dal 5 al 20 novembre nel settecentesco Palazzo Tozzoni, ancor oggi arredato con mobili e dipinti rococò, neoclassici e impero.
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Satiro e baccante
acquaforte da un dipinto di Rubens
di Alexandre Voet il Giovane (1637 ca - 1690
ca) |
La mostra, organizzata dall’Istituto Graf di Bologna, consiste in una selezione di rarissime opere d’arte incisoria dei secoli XV-XIX dedicata al tema delle feste del vino in Europa: sono rappresentazioni mitologiche di baccanali, scene aristocratiche di convivi in epoca rinascimentale e barocca, vendemmie, danze nelle aie, mangiate nelle osterie e sbevazzamenti nelle cantine dei monasteri. Tra gli artisti più celebri in mostra vanno citati Andrea Mantegna, Jacopo Francia, Albrecht Dürer, Giorgio Ghisi, Hans Sebald Beham, Annibale Carracci, Heindrick Goltzius, Jusepe Ribera, Stefano Della Bella, oltre a insigni allievi di Pieter Paul Rubens. Tutte le opere, provenienti da un’importantissima collezione storica dedicata a Bacco e al suo regno, sono presentate entro splendide cornici antiche. I testi di percorso e gli apparati didascalici sono di Alberto Alberghini e Giordano Berti. L’allestimento è di Etta Stoico.
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Sileno con fauni e satiri
bulino su lastra d’argento
di Annibale Carracci (1560-1609) |
Informazioni
Palazzo Tozzoni - Collezioni comunali d’Arte, Via Garibaldi 18, Imola (Bo)
Tel. 0542/602609 - Fax 0542/602608
Orari di visita:
da martedì a venerdì ore 15-19
sabato e domenica ore 10-12 e 15-19
venerdì 11 novembre ore 15-22
sabato 12 novembre ore 10-12 e 15-22
domenica 13 novembre ore 10/12 e 15/20
Istituto Graf: 051.562863
graf@istitutograf.org
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