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Bologna,
Sala Museale del Baraccano
Bologna, Capitale della Misura del Tempo
Mostra didattica multimediale
1- 24 Marzo 2008
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Immagine
della locandina:
particolare da un orologio solare, affresco del sec.
XVII
Bologna, Istituti Ortopedici Rizzoli |
Nel
2008 ricorre il 250° anniversario dalla costruzione di un
gioiello meccanico che stupisce ancor oggi: l’orologio
gemello ad equazione progettato da Domenico Maria Fornasini.
Lo strumento fu inaugurato nel 1758 nella Basilica di S. Petronio,
dove lo si può ammirare ancor oggi a pochi metri dalla
più grande meridiana del mondo, realizzata dall’astronomo
Giovanni Domenico Cassini nel 1655.
L’anniversario dell’orologio di Fornasini ha offerto
lo spunto per la realizzazione di una mostra capace di sottolineare
l’importanza di Bologna nella storia degli studi cronologici;
un’importanza tale da poter inserire questa città
fra le “capitali mondiali della misura del tempo”.
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Bologna,
chiesa di San Petronio
Orologio di Fornasini
(metà sec. XVIII) |
Bologna
si dotò, nel XV secolo, di uno dei primi orologi astronomici
costruiti in Europa. Quella macchina, montata nella Torre d’Accursio,
era davvero stupefacente. Sopra il quadrante, che mostrava il
moto del Sole e della Luna, si vedeva un carosello di statue
in legno (oggi conservate alle Collezioni Comunali d’Arte)
che ad ogni ora uscivano da una porticina laterale, s’inchinavano
davanti alla Madonna col Bambino e rientravano dalla porticina
opposta.
Poco distante, nella Torre del Palazzo del Podestà, scandiva
il tempo il cosiddetto “campanazzo”, una campana
di eccezionali dimensioni che ad ogni ora ribatteva il suono
dell’attiguo orologio.
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Bologna,
facciata di Palazzo D’Accursio
con la Torre dell’Orologio (sec.
XIII)
e la Statua di Gregorio XIII (fine
sec. XVI) |
Va
inoltre ricordato che al papa bolognese Gregorio XIII si deve,
nella seconda metà del Cinquecento, la Riforma del Calendario,
detto perciò “gregoriano”, oggi usato in
tutto il mondo. Nella stessa epoca visse a Bologna padre Egnazio
Danti, insigne matematico che fece parte della commissione di
riforma del Calendario. Padre Danti fabbricò in questa
città almeno due meridiane “a camera oscura”,
una nella chiesa di S. Domenico (ancora esistente) e l’altra
nella basilica di S. Petronio, poi sostituita da quella più
precisa di Cassini.
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Bologna,
Chiesa di San Petronio
La Meridiana di Cassini (1655) |
Per
vari secoli Bologna fu un importante centro di fabbricazione
di orologi meccanici da torre, alcuni dei quali sono stati rimessi
in funzione recentemente.
Va detto, infine, che forse grazie alla fama della meridiana
di Cassini si sviluppò a Bologna una vera e propria moda.
Infatti a Bologna e nel territorio immediatamente circostante
si contano ben sedici meridiane “a camera oscura”,
ovviamente di dimensioni inferiori a quella di Cassini. Ancor
più significativa è la presenza, nell’intera
Provincia bolognese, di oltre cinquecento tra orologi solari
e meridiane.
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Meccanismo
dell’Orologio della ex chiesa di S, Leonardo
Bologna, Quartiere San Vitale |
Contenuto
dell’esposizione
Il percorso della mostra è altamente scenografico. Inizia
con il “primo orologio del mondo”, lo gnomone, la
cui ombra punta verso un cerchio di pietre che segnano gli equinozi
ed i solstizi. Più avanti s’incontra “il
sentiero del Sole sulla terra”, la linea meridiana che
evidenzia il passaggio del Sole a mezzogiorno lungo l’intero
arco dell’anno.
Di entrambi gli strumenti, antichi come l’uomo ma straordinaramente
precisi, è spiegata la struttura, il funzionamento e
i criteri di costruzione.
Alcune installazioni mostrano i più significativi “luoghi
del tempo” dislocati in vari punti del centro cittadino.
Altre strutture multimediali contengono importanti trattati
di gnomonica stampati a Bologna nel corso dei secoli.
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Un
angelo controlla l’esatto scorrere del tempo
Illustrazione di G. Cantarelli per l’opera di Eustachio
Manfredi,
De Gnomone Meridiano Bononiensi (Bologna, 1736) |
Un
considerevole spazio didattico è dedicato al “cuore
dell’Orologio” il principale strumento moderno per
la misurazione del tempo, che per molti secoli è vissuto
sotto il rigido controllo degli orologi solari.
L’obiettivo dell’esposizione è di invogliare
il pubblico, in particolare quello giovanile, ad approfondire
la conoscenza del tempo: materia strettamente connessa con la
matematica, l’astronomia e altre discipline scientifiche
e storiche.
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Svegliarino
monastico
Tarsia in legno, sec. XV-XVI
Bologna, coro della chiesa di S. Domenico |
Ideazione,
organizzazione e contributi
La mostra “Bologna, Capitale della misura del Tempo”,
allestita nella Sala Museala del Baraccano, nasce da un’idea
di Elisabetta Possati Bertini, coordinatore culturale del
Quartiere Santo Stefano.
Promossa dal Quartiere
Santo Stefano e organizzata dall’Istituto
Graf di Bologna, l’esposizione è realizzata
anche grazie al sostegno economico di AemilBanca,
Comune di Bologna Assessorato alla Cultura e Provincia di
Bologna Assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità.
La
direzione scientifica è affidata al noto studioso
bolognese Giovanni Paltrinieri, autore di fondamentali opere
sulla gnomonica e progettista di uno dei più grandi
orologi solari d’Europa: la “Corte del Cielo”
nel Quartiere Savena (Via Ferrara 9), di cui ricorre nel
2008 il ventennale dalla costruzione.
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Bologna,
Quartiere Savena
La “Corte del Cielo” (1988) |
L’allestimento
è curato da Giordano Berti e Maria Antonietta Stoico,
in collaborazione con Ivan Dimitrov.
Il videoclip ““Bologna, Capitale della misura
del Tempo” è realizzato da Alessandro Stefanelli,
su progetto di Giordano Berti, Giovanni Paltrinieri, Alessandro
Stefanelli e Maria Antonietta Stoico.
La mappa “I luoghi del tempo a Bologna e Provincia”
è realizzata da Giordano Berti, Giovanni Paltrinieri
e Maria Antonietta Stoico.
La
mostra è accompagnata da un ricco programma di visite
guidate per le scolaresche e di conferenze aperte a tutti,
che si svolgeranno presso la Sala Convegni del Baraccano.
Calendario di conferenze e
visite guidate
(SCARICA IL
PDF)
- MARTEDI 27 FEBBRAIO, ORE 12
Conferenza stampa
- SABATO 1 MARZO, ORE 17
Inaugurazione della mostra
Proiezione del DVD “Bologna, Capitale della misura
del Tempo”
Presentazione della mappa “I luoghi del tempo a Bologna
e Provincia”
Presentazione del libro di Giovanni Paltrinieri “Bologna,
La Città del Tempo” (Cristiano Giraldi Editore,
Bologna 2008)
- MERCOLEDÌ 5 MARZO, ORE 21
Meridiane e orologi solari a Bologna e provincia
Conferenza di Giovanni Paltrinieri
- VENERDÌ 7 MARZO, MATTINA
Visita guidata alla mostra per scolaresche
con Giovanni Paltrinieri
- SABATO 8 MARZO, ORE 11
Visita guidata alla meridiana della chiesa di San Petronio
con Giovanni Paltrinieri
- LUNEDÌ 10 MARZO, ORE 21
La clessidra e l’orologio. I simboli del tempo nell’arte
Conferenza di Giordano Berti, con proiezione di immagini
- MERCOLEDÌ 12 MARZO ORE 21
Artefici del Tempo. Astronomi, gnomonisti e orologiai a
Bologna
Conferenza di Giovanni Paltrinieri
- VENERDÌ 14 MARZO MATTINA
Visita guidata alla mostra per scolaresche
con Giovanni Paltrinieri
- SABATO 15 MARZO, MATTINA
La grande meridiana del Quartiere Savena (1987–2007)
Visita guidata con Giovanni Paltrinieri
- MARTEDÌ 18 MARZO, ORE 21
Un raggio di sole nascosto tra le antiche volte
Conferenza di Giovanni Paltrinieri presso il Centro S. Domenico
(Piazza San Domenico 13, Bologna) con la partecipazione
dei Carlo De Angelis ed Antonio Buitoni. La serata sarà
allietata da Coro di S. Domenico.
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Gli
automi dell’orologio della Torre
D’Accursio
Statue lignee, sec. XV
Bologna, Collezioni Comunali d’Arte |
Orari
di visita, feriali e festivi
Mattino 9:00 – 12:30. Pomeriggio 15:30 – 19:00
INGRESSO GRATUITO
In occasione delle conferenze la mostra resterą aperta fino
alle ore 23:00
Informazioni
Prenotazione delle visite guidate (ore 9-13) presso il
Servizio Cultura del Quartiere Santo Stefano
tel. 051.301216
E-mail: servizioculturasstefano@comune.bologna.it
Istituto Graf
Tel. 051.562863 - 349.2602198
graf@istitutograf.org
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