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Firenze, Museo di San Marco
Miniatura del ‘400 a San Marco
Dalle suggestioni avignonesi all’ambiente dell’Angelico
1 aprile – 30 giugno 2003
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Risurrezione
miniatura da “Graduale”, di anonimo, sec. XV |
La mostra è dedicata alla presentazione di cinque importanti codici miniati provenienti dalla collezione degli eredi dei Principi Corsini; codici che sono stati acquisiti dallo Stato il 10 marzo del 2000. Nelle due sezioni, rispettivamente allestite nella Biblioteca di Michelozzo e nella Sala Greca del Museo di San Marco, sono esposte complessivamente oltre cento opere tra manoscritti miniati e pergamene, dipinti su tavola, oreficerie e oggetti d’uso quotidiano.
La prima sezione, curata dal Magnolia Scudieri, Direttore del Museo di San Marco, è dedicata a tre codici databili entro il quarto decennio del Quattrocento, strettamente legati alla cultura fiorentina precedente e contemporanea al Beato Angelico. La curatrice ha voluto stabilire il riferimento più vasto possibile con l'ambiente culturale di cui questi codici sono espressione affiancando opere davvero significative provenienti da prestigiosi musei fiorentini, quali la Galleria degli Uffizi, il Bargello e l'Horne, oltre che dalle biblioteche Laurenziana e
Riccardiana.
Questa sezione offre, per la prima volta, l’opportunità di vedere esposti quasi al completo i “Corali” di San Marco realizzati da Zanobi Strozzi, oltre ad alcuni codici miniati dall'Angelico o a lui attribuiti. Inoltre sono presentati i risultati di una serie di indagini e restauri condotti su alcuni dipinti su tavola come l’ “Incoronazione della Vergine” dell’Angelico, agli Uffizi, o come la pala raffigurante la “Madonna col Bambino in trono fra quattro angeli” di Zanobi Strozzi, al Museo di San Marco.
Nella seconda sezione, curata da Giovanna Rasario, Vicedirettore del Museo di San Marco, e ubicata nella Sala Greca, è esposto il “Graduale”, diviso in due volumi che contengono complessivamente settanta miniature caratterizzate da una ricca ornamentazione. Il codice fu commissionato dal cardinale Piero Corsini e realizzato ad Avignone negli anni in cui il prelato fiorentino vi stabilì la propria residenza tra il 1380 e il 1405. La presentazione di queste due raccolte di versetti religiosi è una straordinaria occasione di confronto tra la cultura tardogotica d'Oltralpe e la cultura fiorentina della stessa epoca.
Assieme alle miniature del “Graduale” sono esposti altri codici miniati coevi e precedenti, tra cui due esemplari della Vaticana, anch'essi realizzati in ambito avignonese, e tre manoscritti provenienti dalla Biblioteca Municipale di Avignone; tutte opere che mostrano una comune radice francese.
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Reliquiario dei santi Teodosia e
Bartolomeo
cristallo di rocca, argento dorato e smalto
(inizi sec. XV) |
Per offrire una migliore comprensione dell’ambito culturale e artistico in cui furono miniati i due volumi del “Graduale” sono esposte nella Sala Greca anche varie e preziose opere d'arte “minore”, soprattutto oreficeria e metallo di epoca coeva, tra cui vari pezzi di oreficeria liturgica provenienti dalle collezioni del Museo Nazionale del Bargello, del Museo degli Argenti, del Museo Horne e del Museo Amedeo Lia di La Spezia.
Le decorazioni di questi gioielli hanno una diretta corrispondenza proprio nelle miniature dei due volumi di manifattura avignonese. Tutte queste opere, insomma, suggeriscono le linee conduttrici del raffinato gusto tardogotico che si protrasse a lungo anche nella nostra penisola, e trovò proseliti soprattutto nell'Italia del Nord.
Ufficio Stampa: Camilla Speranza Tel e Fax 055. 217265
E-mail: camilla.speranza@virgilio.it
Maria Antonietta Stoico
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